L’agenzia creativa milanese registra un’altra sconfitta nel 2022.
Milano, 15 novembre 2022 – Nessuno è perfetto. E nemmeno NOku lo è. Dopo un 2021 che ha confermato una vivace crescita nei risultati, la creative agency nata nel 2019 registra, a metà dell’ultimo quadrimestre di quest’anno, circa il 60% di sconfitte sul totale di gare di progetto alle quali ha preso parte.
“Operiamo in un mercato molto complesso e con un’offerta ampia e di qualità” – afferma Alberto Rocco, co-founder e coo – “in cui, inevitabilmente, la concorrenza risulta particolarmente agguerrita. Per conquistare uno spazio tra i giganti del settore dovremo sgomitare non poco.”
I servizi di NOku, che partono dalla strategia di comunicazione e di branding – con tutte le relative declinazioni di campagna online e offline – e arrivano a coprire l’ambito legato a performance e conversioni, vanno sempre a introdurre una componente di originalità che possa contribuire alla buona riuscita delle attività dei clienti. Sempre che il progetto venga assegnato all’agenzia.
Il caso più recente nella lista delle sconfitte riguarda una famosa maison di moda, per la quale è comprensibile la difficoltà di affidarsi a fornitori emergenti. Da citare anche due grandi case di produzione eyewear, un player del settore della mobilità elettrica in sharing e un popolare marchio di impianti di riscaldamento.
Le motivazioni? Spesso sono complesse da individuare. I clienti non sempre si premurano di spiegare le ragioni che hanno portato all’accantonamento di una proposta e, di conseguenza, ne risentono anche le operazioni di retrospettiva sulle azioni intraprese.
“Tuttavia ci stiamo togliendo diverse soddisfazioni” – aggiunge Lorenzo Di Capua, founder e strategist – “Perdere delle gare, arrivare in shortlist e non riuscire ad aggiudicarsi un progetto è qualcosa che in agenzia succede. Molto più spesso di quanto si crede. Che male c’è ad ammetterlo? Essere unconventional è anche saper mostrare liberamente gli intoppi del proprio percorso, senza vergogna.”
Di sicuro è inusuale parlare apertamente di sconfitte senza troppi giri di parole. Ma se ci si ferma a riflettere, è più che mai vero che è proprio affrontando un ostacolo che la creatività trova ulteriori modi di sbocciare, permettendo, così, di ampliare le potenzialità di sviluppo di nuove idee e progetti.